Cesare Cremonini accende le luminarie di via D’Azeglio

30 Novembre 2019

Cesare Cremonini ha acceso stasera le luminarie di via D’Azeglio! Migliaia di persone lo hanno aspettato in piazza Maggiore, insieme al sindaco Virginio Merola, all’assessore Matteo Lepore, al presidente dei commercianti di via D’Azeglio Simone Dionisi, al direttore di Ascom Giancarlo Tonelli e a Giacomo Faldella, il presidente della nostra Fondazione per veder illuminarsi il testo della canzone “Nessuno vuole essere Robin”.

 

Le luminarie saranno soprattutto, anche quest’anno, una grande occasione di solidarietà per realizzare un progetto concreto della Fondazione Sant’Orsola per l’oncologia, attraverso un evento benefico, ancora in fase di ideazione. “Siamo onorati – ha spiegato il presidente del Consorzio di via D’Azeglio Simone Dionisi – di aver creato un’occasione nella quale la città si unisce per aver cura di chi vive un momento difficile”.

 

“I malati non sono eroi – ha spiegato il presidente Faldella – ma persone che come noi hanno bisogno di non essere lasciati soli e di ricevere le cure migliori in un luogo accogliente, pensato per loro. Insomma: siamo tutti Robin, e abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri. Per questo oggi vorrei soprattutto ringraziare i commercianti di via D’Azeglio, che ancora una volta hanno deciso di fare delle luminarie una straordinaria occasione di solidarietà, e Cesare Cremonini per il dono di questa canzone”.

 

“L’anno scorso grazie alla generosità dei bolognesi – ha proseguito Faldella – abbiamo ricevuto le risorse per ristrutturare il day hospital oncologico che sarà pronto tra poche settimane. Quest’anno realizzeremo insieme una Casa per i pazienti e i famigliari, per accogliere chi arriva qui per curarsi e per dare a tutti terapie di supporto, dall’aiuto psicologico agli ambulatori sulla nutrizione”.

 

Le donazioni che arriveranno quest’anno permetteranno di avviare la realizzazione della Casa per i pazienti oncologici e i loro famigliari. Qui troveranno ospitalità sia i parenti durante la degenza sia i pazienti dopo le dimissioni, se per le proprie condizioni hanno bisogno di rimanere vicini all’ospedale. Qui verranno offerti anche servizi di supporto, quali un ambulatorio per la nutrizione, il sostegno fisioterapico, il supporto psicologico anche per i famigliari e per il personale medico e infermieristico. Un nuovo progetto che nelle prossime settimane vi racconteremo in modo approfondito. (Foto: Gianni Schicchi – Il Resto del Carlino)

 

(foto di Giorgio Bianchi – Comune di Bologna)

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